Nel calcio, rituale sublimazione della guerra, undici uomini in pantaloni corti sono la spada del quartiere, della città o della nazione.

(EDUARDO GALEANO)

Elza Soares, la donna che stregò Mané Garrincha

[Pubblicato su MondoSportivo | 22.1.2022 | Link originale]

Elza Soares, notissima artista carioca eletta dalla BBC quale miglior cantante brasiliana del Novecento, è scomparsa ieri a 91 anni. Questa non è sicuramente la piazza più indicata per ripercorrere la sua prestigiosa carriera musicale: quella giusta, per raccontare la passione travolgente tra lei e il leggendario Mané Garrincha, stella della Nazionale brasiliana di calcio.


Nata nel 1930 in una famiglia molto povera di Rio de Janeiro con dieci fratelli, Elza Gomes da Conceição cresce nella favela di Moça Bonita. Quando è ancora una bambina – alcune fonti dicono fosse addirittura dodicenne – diventa la sposa di Lourdes Antônio Soares, un amico del padre che la sottopone a continue violenze. La ragazza (che acquisirà il cognome del coniuge e verrà conosciuta artisticamente come Elza Soares) resta incinta di lì a poco e le viene consentito dal marito di lavorare solo perché lui si ammala. Una volta ristabilitosi, le vieta nuovamente di uscire da casa per andare a lavorare. Resta vedova e può andare finalmente incontro al riscatto, grazie alla musica e alla sua bellissima voce. La sua prima tournée internazionale tocca l’Argentina, ma in breve Elza si fa conoscere in tutto il continente americano da nord a sud, approdando fino in Europa. Un successo clamoroso: è nata una stella. Un’artista capace di spaziare dal jazz alla bossa nova fino al samba e alla musica popolare del suo Paese.


Garrincha e Elza Soares

Non sarà tuttavia un percorso facile, a causa dei pregiudizi per il colore della pelle e per una certa arretratezza culturale che Elza incontra sulla sua strada, insieme a varie vicissitudini. Nel 1962 conosce Manoel “Mané” Francisco dos Santos, universalmente conosciuto come Garrincha, stella della Nazionale brasiliana di calcio. L’ala destra del Botafogo è all’apice della carriera, dopo aver vinto due Mondiali da protagonista. Un personaggio controverso, un incontro esplosivo. Mané è sposato con prole numerosa, intreccia una relazione con la cantante la quale dopo un anno lo mette con le spalle al muro: “lasci tua moglie oppure mi perdi“. Garrincha decide di abbandonare la famiglia per lei: scoppia lo scandalo, la carriera e la figura pubblica di Elza ne risentono.


Insieme con i cimeli della vittoria iridata 1958

Si rivelerà un grande amore e non un fuoco di paglia. Tanto che, alla morte della prima moglie di Mané, decide di adottare i sei figli nati dal precedente matrimonio di lui. Non solo: il 9 luglio 1976 nasce Manoel Francisco dos Santos Júnior, soprannominato Garrinchinha. L’ormai ex calciatore, dedito all’alcol, aveva fatto a Elza la promessa di smettere di bere se fosse arrivato un bambino. Non andò così. Nel 1982, dopo sedici anni di unione, il rapporto finì per violenze fisiche, tradimenti e l’alcolismo cronico di Garrincha. Il quale, l’anno seguente, muore di cirrosi epatica. Elza ha avuto nella sua vita otto figli, subendo nella maggior parte dei casi la loro morte per le circostanze più disparate. Garrinchinha perse la vita ad appena nove anni per un incidente stradale e l’artista cadde in una profonda depressione, arrivando a tentare il suicidio. Dolori, difficoltà, privazioni, violenze: quante cicatrici nell’animo e nel cuore di questa donna. Giovedì 20 gennaio la morte a Rio de Janeiro, a 91 anni.


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L’AUTORE

L’ideatore e realizzatore di La Battaglia di Santiago è Fabio Ornano.

Cagliaritano, giornalista pubblicista e scrittore vintage. Scrive di calcio italiano e internazionale dal 2008: segue il pallone con passione fin dalla tenera età tra Figurine Panini, Guerin SportivoIntrepido Sport e trasmissioni tv.

Dalla stagione 2015-16 segue quotidianamente l’attività del Cagliari Calcio come cronista e redattore appassionato, accreditato dal club per incontri ufficiali e non, conferenze stampa, eventi media riguardanti la squadra rossoblù.

Ha collaborato con il blog del Guerin Sportivo e attualmente scrive per le testate CalcioCastedduCalcioEmpoli e Mondosportivo.

Ha pubblicato oltre 10.000 articoli firmati e due libri: “Segnare il Tempo – Cagliari” (Urbone Publishing, 2017) e “Pallone Noir – Storie di calcio, umanità e tenebre” (Amazon, 2023).